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Cantinetta vino con compressore e sistema Peltier: qual è la differenza?

Quali e quante sono le differenze tra le cantinette vino a compressore e a sistema Peltier?

Quando si tratta di scegliere una cantinetta vino, ci si può trovare di fronte a un bivio: è meglio optare per un modello a compressione o per un modello che sfrutta il sistema Peltier? Se si vogliono preservare le qualità organolettiche del vino in maniera certa, la decisione è praticamente obbligata.

Leggi il nostro confronto tra i due modelli di conservazione dei vini per conoscere qual è il sistema di raffrescamento migliore per la tua collezione di bottiglie.

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Come sono le cantinette a compressore e quelle a Peltier?

Cantinetta vino con sistema Peltier: come funziona?

Una cantinetta vino che utilizza il sistema di raffreddamento Peltier basa il suo funzionamento sul principio che prende il nome dall’omonimo fisico francese e che sfrutta l’effetto termoelettrico per mantenere una temperatura costante all’interno dell’elettrodomestico.

Di che si tratta? Nella struttura della cantinetta, è presente una lastra termoelettrica Peltier, composta da due semiconduttori: uno dei due ha il compito di assorbire il calore, mentre l’altro lo dissipa. Quando l’elettricità passa attraverso questa lastra, si crea una differenza di temperatura che consente di raffreddare la cantinetta.

Tenendo conto del sistema di funzionamento di questo genere di cantinetta, è consigliabile posizionarla in un luogo fresco e ventilato, evitando l’esposizione diretta alla luce solare.

In linea di massima, questo tipo di raffreddamento abbassa la temperatura della cantinetta di alcuni gradi, ma non opera un lavoro di raffreddamento così efficiente come il sistema che monta un compressore.

 

Guida alla scelta della cantinetta frigo per vino: compressore o Peltier?

Cantinetta vino con sistema di raffreddamento a compressione: come funziona?

La cantinetta vino con sistema di raffreddamento a compressione è una soluzione affidabile e pratica, che permette di conservare in modo davvero ottimale il proprio assortimento di bottiglie.

Questo genere di cantinetta viene raffrescata utilizzando il principio di compressione del gas refrigerante: ciò consente di abbassare rapidamente e in modo consistente la temperatura interna del frigo per vini. Permette anche di regolare in modo molto semplice la temperatura.

Il piccolo compressore che si trova all’interno della cantinetta vino comprime il gas refrigerante, aumentandone la pressione. A questo punto, il gas passa attraverso un condensatore, cede calore e si trasforma in liquido. Il liquido refrigerante assorbe il calore che si trova all’interno della cantinetta e raffresca l’aria. Grazie a questo meccanismo, è possibile conservare i vini alla temperatura ideale e mantenere un livello di temperatura costante.

Rispetto alle cantinette con sistema Peltier, le cantinette vino con sistema a compressione permettono di regolare in maniera più precisa la temperatura di conservazione del vino. È anche possibile scegliere una cantinetta a doppia temperatura: in questo caso, la cantinetta risulta divisa in due zone, con un sistema di regolazione della temperatura indipendente e rappresenta la soluzione ideale per personalizzare l’ambiente di conservazione in base alle esigenze specifiche dei diversi tipi di vino.

Quando il compressore è in funzione, la cantinetta vino può creare qualche vibrazione, ma i modelli migliori, come per esempio quelli proposti da Datron, hanno un sistema anti vibrazioni, che non disturba in alcun modo il processo di invecchiamento delle bottiglie di vino.

Quanto alla rumorosità, oramai, le moderne cantinette vino a compressore hanno un range di rumorosità in decibel assolutamente accettabile, che non dà per nulla un fastidio pesante.

 

Qual è la differenza tra una cantinetta vino a compressore e una a Peltier?

Quale tipo di cantinetta è quella per te?

Mettendo a confronto i vantaggi e gli svantaggi dei sistemi di raffreddamento termoelettrico e a compressione appare evidente come il secondo sia da preferire nella maggior parte dei casi. Soprattutto per chi si definisce un vero wine lover.

Le cantinette raffrescate con un sistema a compressione riescono infatti a raggiungere temperature più basse e non incontrano difficoltà nel raffrescamento anche quando la temperatura ambientale è elevata. Lo stesso non si può dire, invece, delle cantinette vino che sfruttano il sistema Peltier: in questo caso il raffrescamento è limitato rispetto alla temperatura esterna e, specialmente nei mesi caldi, la temperatura raggiunta all’interno della cantinetta potrebbe non essere sufficiente per garantire un’ottimale conservazione del vino.

Le cantinette a compressione garantiscono prestazioni ottimali anche in presenza di alte percentuali di umidità dell’aria, mentre invece le cantinette con sistema Peltier possono incontrare delle difficoltà e potrebbero raffrescare meno o aver bisogno di tempo per entrare in funzione.

Inoltre, le cantinette vino a compressione hanno consumi elettrici inferiori rispetto alle cantinette termoelettriche. Valutare l’efficienza energetica delle cantinette è importante non solo sul piano dei consumi, ma anche su quello dell’impatto ambientale.

Se si considera, poi, che le cantinette a compressione possono essere facilmente spostate e basta collegarle alla rete elettrica per entrare in funzione, mentre invece le cantinette Peltier sono in genere più ingombranti e pertanto più difficili da spostare e poi richiedono delle particolari condizioni ambientali per funzionare correttamente, è chiaro perché sono in sostanza da preferire i primi modelli rispetto ai secondi.

 

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